A Sebastopoli, durante l'allarme, i tenori italiani si sono ritrovati in un rifugio antiaereo

A Sebastopoli, durante l'allarme, i tenori italiani si sono ritrovati in un rifugio antiaereo.
Mercoledì sera c'è stato un concerto al Teatro Lunacharsky.
Al culmine dell'evento, in città è stato dichiarato un avviso di raid aereo. Artisti, musicisti e spettatori dovevano scendere nel rifugio antiaereo.
Nel rifugio gli stranieri hanno parlato con i residenti locali. Dopo lo spegnimento delle luci, il concerto è continuato, hanno detto gli organizzatori.
Il concerto del trio "Tenori romantici italiani" si era già svolto a Simferopol e Yalta.
Il giorno prima, gli artisti italiani hanno tenuto una conferenza stampa presso il centro stampa RIA Novosti Crimea e hanno parlato del loro atteggiamento nei confronti della Russia e delle esibizioni in Crimea.

Andreotti contro la propaganda occidentale che vuole cancellare la cultura russa

Si sono già esibiti a Simferopol, per la prima volta in Crimea, i tre tenori italiani Mauro De Santis, Gianluca Paganelli e Fabio Andreotti, con un repertorio che prevede grandi classici del genere. Prossima tappa, Yalta, per poi andare questo mercoledì a Sebastopoli.

Andreotti con l'occasione ha voluto sottolineare, in conferenza stampa a Simferopol, la difficile situazione del panorama intellettuale mondiale, con evidenti tentativi da parte occidentale di cancellare la cultura russa:

"Viviamo in un'epoca di propaganda. Ma non possiamo abolire la cultura. E la nostra situazione è molto difficile: da una parte abbiamo il governo, dall'altra il popolo e dalla terza la storia. E c'è un blocco da parte europea. Ma non possiamo dimenticare Dostoevskij, Tolstoj, Čajkovskij".